Bevacizumb appare efficace nel trattamento del carcinoma a cellule squamose della cervice, persistente o recidivante
Il fattore di crescita vascolare endoteliale ( VEGF ) ha un ruolo di primo piano nel promuovere la progressione tumorale nel carcinoma della cervice.
I Ricercatori del Gynecologic Oncology Group ( GOG ) hanno condotto uno studio clinico di fase II per valutare l’efficacia e la tollerabilità di Bevacizumab ( Avastin ), un anticorpo monoclonale ricombinante umanizzato anti-VEGF.
Le pazienti selezionate per lo studio avevano un tumore della cervice, malattia misurabile e performance status secondo GOG minore o uguale a 2.
Il trattamento consisteva in 15 mg/kg di Bevacizumab per via endovenosa ogni 21 giorni fino alla progressione della malattia o fino a tossicità proibitiva.
Gli endpoint primari erano la sopravvivenza libera da progressione ( PFS ) a 6 mesi e la tossicità.
Sono state arruolate 46 persone ( età mediana 46 anni ); 38 pazienti ( 82,6% ) avevano ricevuto un precedente regime di radioterapia, così come uno ( n = 34; 73,9% ) o due ( n = 12; 26,1% ) regimi chemioterapici citotossici per malattia recidivante.
Sono stati riscontrati i seguenti eventi avversi di grado 3 o 4, probabilmente associabili a Bevacizumab: ipertensione ( n = 7 ), tromboembolia ( n = 5 ), eventi gastrointestinali ( n = 4 ), anemia ( n = 2 ), altri problemi cardiovascolari ( n = 2 ), sanguinamento vaginale ( n = 1 ), neutropenia ( n = 1 ) e fistola ( n = 1 ). È stata osservata anche un’infezione di grado 5.
Il 23,9% delle pazienti è rimasto libero da progressione della malattia per almeno 6 mesi e il 10,9% ha mostrato risposte parziali.
La durata mediana della risposta è stata di 6,21 mesi ( range da 2,83 a 8,28 mesi ).
La sopravvivenza mediana libera da e i tempi di sopravvivenza sono stati di 3,40 mesi e 7,29 mesi, rispettivamente.
Bevacizumab sembra essere ben tollerato e attivo nel trattamento di seconda e terza linea di donne con tumore cervicale. ( Xagena2009 )
Monk BJ et al, J Clin Oncol 2009; 27: 1069-1074
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